Trekking notturno del 21 giugno 2024 notte del solstizio, a Monte Ciccia
Appuntamento all’Immacolata alle 20,00.
Presenti: Filippo Cavallaro, Carmelo Geraci, Serena Policastro, Francesco Pagano, Ciccio Briguglio, Carlo Panzera, Paolo Bossa, Tonino Seminerio, Stefania Daví, Pippo Finanze, Saro Spadaro.
Partenza alle 20,10 e dalla strada di S. Michele raggiunta Portella Castanea alle 20,30.
Dopo circa tre quarti d’ora di percorso in salita, per qualche centinaio di metri anche con pendenze del 20%,raggiunto un rudere da dove si gode un bellissimo panorama sulla città e sul porto, esaltato dalla splendida luna piena.
Durante la salita la luce del tramonto, nella giornata più lunga dell’anno, offriva bellissime sfumature ad ovest.
Al rudere abbiamo atteso Marcello e Santino che sono arrivati dopo circa mezz’ora.
Alle 21,46, proseguendo per una cinquantina di metri siamo arrivati a monte Ciccia, collina a 560 m. s. l. m., che domina la zona nord della nostra città e che è stata martoriata, come tutte quelle circostanti, dai devastanti incendi del luglio scorso.
Appuntamento all’Immacolata alle 20,00.
Presenti: Filippo Cavallaro, Carmelo Geraci, Serena Policastro, Francesco Pagano, Ciccio Briguglio, Carlo Panzera, Paolo Bossa, Tonino Seminerio, Stefania Daví, Pippo Finanze, Saro Spadaro.
Partenza alle 20,10 e dalla strada di S. Michele raggiunta Portella Castanea alle 20,30.
Dopo circa tre quarti d’ora di percorso in salita, per qualche centinaio di metri anche con pendenze del 20%,raggiunto un rudere da dove si gode un bellissimo panorama sulla città e sul porto, esaltato dalla splendida luna piena.
Durante la salita la luce del tramonto, nella giornata più lunga dell’anno, offriva bellissime sfumature ad ovest.
Al rudere abbiamo atteso Marcello e Santino che sono arrivati dopo circa mezz’ora.
Alle 21,46, proseguendo per una cinquantina di metri siamo arrivati a monte Ciccia, collina a 560 m. s. l. m., che domina la zona nord della nostra città e che è stata martoriata, come tutte quelle circostanti, dai devastanti incendi del luglio scorso.
Su questa importante collina sono stati identificate tracce di insediamento dell’età del bronzo, purtroppo non adeguatamente valorizzate.
In passato monte Ciccia era utilizzato per previsioni meteo “faida te”, infatti se la cima era coperta di nuvole si suggeriva di tornare a casa a prendere l’ombrello perché sarebbe arrivata la pioggia.
Dalla cima rivolgendo lo sguardo verso nord si ammirano le luci dei laghi e del pilone.
Filippo ha letto alcune poesie in dialetto siciliane raccolte da Cannizzaro tra il 1860 e il 1890 e pubblicate su una rivista di etnoantropologia tedesca.
Prima della cena conviviale abbiamo gustato un aperitivo molto buono, a base di mandarino, preparato e offerto da Filippo.
Alle 22,30 presa la via del ritorno e alle 23,10 raggiunte le macchine.
Anche se breve e all’inizio un po’ faticoso, la passeggiata è stata piacevole, anche per la presenza di una splendida luna piena.
QUESTO DIARIO È STATO REDATTO GRAZIE ALLE INFORMAZIONI RİCEVUTE DA CARMELO GERACI E ALLE NOTE DI CARLO PANZERA.
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