Happyrecola del 25 settembre 2024 presso la Comunità Greca di Messina
Presenti: Mario Sibilla, Daniela De Domenico, Gaetano Messina, Ciccio Briguglio, Angela Trimarchi, Alma Raniolo, Nando Centorrino,Carmelo Geraci,Finanze…, Filippo Cavallaro, Gabriella Panarello, Mariella Brancati, Rosalba Cucinotta, Tonino Seminerio, Marcello Aricò, Santino Cannavò, Ivan Bolignani, Sergio Bolignani, Katia Parisi , Giuseppe Spanò , Liliana Chillè, Antonella Zangla.
Primo appuntamento degli happyrecola dopo l’estate .
Santino Cannavò, presidente del comitato cittadino , presenta la Uisp.
La UISP ( Unione italiana sport per tutti) nasce nel 1948 da un Fronte della Gioventù che voleva portare i valori della costituzione nella vita della società e faceva promozione sociale. È un’organizzazione che ha creato un rapporto tra cittadini e potere, alternativo a quanto esisteva al tempo ( sci, golf, vela etc.)
Partigiani e sportivi hanno partecipato alla creazione di una società basata sulla eguaglianza. Le prime escursioni sono nate come mezzo per portare gli operai fuori per discutere.
In quel periodo ogni partito aveva la propria organizzazione sportiva di aggregazione ( Libertas, Fiamma etc.)
Le dittature hanno sempre utilizzato lo sport come mezzo di irregimentazione. La Uisp è servita a fare veder l’ importanza sociale di una serie di problemi ( emarginati, poveri , disabili).
L’associazione ha più di un milione di soci in tutta Italia e , almeno a Messina, ha iniziato ad occuparsi di attività destrutturate.
Generalmente lo sport è servito a dare una certa idea di competitività e per fare sfogare le curve dei tifosi.
C’ è un aspetto economico legato alla pratica dello sport, in quanto il denaro pubblico é quasi tutto dedicato allo sport olimpionico e non considera che lo sport è un fattore sociale totale.
La battaglia della Uisp è quella di slegare lo sport dalla competitività, mettendo al centro la persona che deve stare bene per sempre. Le attività devono essere legate al territorio e svolgono una attività educativa che fa crescere globalmente le persone.
La Uisp prova a riutilizzare gli spazi pubblici.
I 4/5 dei cittadini europei fanno attività sportiva ” destrutturata” e con i loro bisogni contribuiscono alla modifica della città.
Uno degli scopi é creare una alternativa alla prestazione agonistica che viene portata avanti dalle varie ” scuole”,
liberando lo sport da meccanismi legati al denaro per liberare i cittadini. L’attività sportiva deve essere una cosa piacevole e per tutti.
La Uisp è fatta dalle persone , che cercano di portare lo sport nelle realtà più emarginate ( carcerati, disabili, malati di mente) come mezzo che faccia da cerniera tra i cittadini e le amministrazioni.
Le iniziative sono rivolte a contrastare qualsiasi forma discriminatoria nello sport e valorizzano processi di coesione e inclusione sociale, rigenerazione e sviluppo sostenibile attraverso la transizione sportiva, concetto attraverso il quale lo sport si qualifica come leva di sviluppo, con particolare attenzione al turismo. Ma anche discipline rivolte alla promozione di aree urbane, andando così incontro alle necessità del cittadino di essere attivo appena fuori la porta di casa.
notevole rilevanza vi è l’esperienza della Uisp all’interno delle carceri italiane, che risale a più di trent’anni fa, quando in varie città sono iniziati numerosi corsi e attività sportive rivolte ai detenuti, con l’ingresso all’interno del carcere di tecnici ed educatori sportivi dei Comitati Uisp. L’obiettivo è sempre stato quello di mettere in comunicazione la realtà del carcere con l’esterno, favorendo le relazioni anche con il tessuto sociale cittadino.
I tornei di calcio svolti in carcere hanno ottenuto risultati molto positivi ed hanno permesso ai carcerati di iniziare un percorso di conoscenza e avvicinamento ai propri figli.
Per il momento Happy abbiamo apprezzato i tramezzini preparati con passione dal nostro Presidente .
Presenti: Mario Sibilla, Daniela De Domenico, Gaetano Messina, Ciccio Briguglio, Angela Trimarchi, Alma Raniolo, Nando Centorrino,Carmelo Geraci,Finanze…, Filippo Cavallaro, Gabriella Panarello, Mariella Brancati, Rosalba Cucinotta, Tonino Seminerio, Marcello Aricò, Santino Cannavò, Ivan Bolignani, Sergio Bolignani, Katia Parisi , Giuseppe Spanò , Liliana Chillè, Antonella Zangla.
Primo appuntamento degli happyrecola dopo l’estate .
Santino Cannavò, presidente del comitato cittadino , presenta la Uisp.
La UISP ( Unione italiana sport per tutti) nasce nel 1948 da un Fronte della Gioventù che voleva portare i valori della costituzione nella vita della società e faceva promozione sociale. È un’organizzazione che ha creato un rapporto tra cittadini e potere, alternativo a quanto esisteva al tempo ( sci, golf, vela etc.)
Partigiani e sportivi hanno partecipato alla creazione di una società basata sulla eguaglianza. Le prime escursioni sono nate come mezzo per portare gli operai fuori per discutere.
In quel periodo ogni partito aveva la propria organizzazione sportiva di aggregazione ( Libertas, Fiamma etc.)
Le dittature hanno sempre utilizzato lo sport come mezzo di irregimentazione. La Uisp è servita a fare veder l’ importanza sociale di una serie di problemi ( emarginati, poveri , disabili).
L’associazione ha più di un milione di soci in tutta Italia e , almeno a Messina, ha iniziato ad occuparsi di attività destrutturate.
Generalmente lo sport è servito a dare una certa idea di competitività e per fare sfogare le curve dei tifosi.
C’ è un aspetto economico legato alla pratica dello sport, in quanto il denaro pubblico é quasi tutto dedicato allo sport olimpionico e non considera che lo sport è un fattore sociale totale.
La battaglia della Uisp è quella di slegare lo sport dalla competitività, mettendo al centro la persona che deve stare bene per sempre. Le attività devono essere legate al territorio e svolgono una attività educativa che fa crescere globalmente le persone.
La Uisp prova a riutilizzare gli spazi pubblici.
I 4/5 dei cittadini europei fanno attività sportiva ” destrutturata” e con i loro bisogni contribuiscono alla modifica della città.
Uno degli scopi é creare una alternativa alla prestazione agonistica che viene portata avanti dalle varie ” scuole”,
liberando lo sport da meccanismi legati al denaro per liberare i cittadini. L’attività sportiva deve essere una cosa piacevole e per tutti.
La Uisp è fatta dalle persone , che cercano di portare lo sport nelle realtà più emarginate ( carcerati, disabili, malati di mente) come mezzo che faccia da cerniera tra i cittadini e le amministrazioni.
Le iniziative sono rivolte a contrastare qualsiasi forma discriminatoria nello sport e valorizzano processi di coesione e inclusione sociale, rigenerazione e sviluppo sostenibile attraverso la transizione sportiva, concetto attraverso il quale lo sport si qualifica come leva di sviluppo, con particolare attenzione al turismo. Ma anche discipline rivolte alla promozione di aree urbane, andando così incontro alle necessità del cittadino di essere attivo appena fuori la porta di casa.
notevole rilevanza vi è l’esperienza della Uisp all’interno delle carceri italiane, che risale a più di trent’anni fa, quando in varie città sono iniziati numerosi corsi e attività sportive rivolte ai detenuti, con l’ingresso all’interno del carcere di tecnici ed educatori sportivi dei Comitati Uisp. L’obiettivo è sempre stato quello di mettere in comunicazione la realtà del carcere con l’esterno, favorendo le relazioni anche con il tessuto sociale cittadino.
I tornei di calcio svolti in carcere hanno ottenuto risultati molto positivi ed hanno permesso ai carcerati di iniziare un percorso di conoscenza e avvicinamento ai propri figli.
Per il momento Happy abbiamo apprezzato i tramezzini preparati con passione dal nostro Presidente .