Re Colapesce

Diario di bordo

Escursione alle Gurne dell’Alcantara del 8 settembre 2024

Escursione alle Gurne dell’Alcantantara del 8 settembre 2024.
Partecipanti: Marcello Aricò, Carlo  Panzera, Manuela  Scarcella, Stefania Davì-Tonino Seminerio , Carmelo Geraci, Ciccio  Briguglio, partiti da Messina  alle  8,10 e Nando  Centorrino con Angela Trimarchi incontrati alle 8,50 all’uscita di Giardini.
Arrivo a Francavilla di Sicilia alle 9, 15.
Dopo  la sosta per il caffè al bar lasciate le macchine in paese e preso un sentiero  per raggiungere  il fiume che però, nella parte finale, era un po’ difficile  da percorrere per cui si era deciso di tornare alle macchine e  cercare un accesso più agevole.
Dopo alcune  centinaia  di metri  seguito un cartello che indicava il  sentiero per la Gurna/Vullo Passerella che  conduce alla ormai dismessa centrale dell’ENEL.
Alle 11,00 abbiamo raggiunto il letto  del fiume Alcantara che nella sua incessante azione erosiva operata per millenni sulle colate laviche, ha creato una serie di laghetti dalla forma rotondeggiante conosciute con il nome di “Gurne” o “Vulli”.
Questa particolare tipologia di laghi di natura lavica caratterizza il corso dell’Alcantara in un tratto limitato che si estende (escludendo i due Vulli in prossimità di Mojo Alcantara, meno importanti rispetto agli altri) prevalentemente nel territorio del Comune di Francavilla di Sicilia (Me), tra la contrada Santa Caterina e l’omonimo ponte, fino all’abitato di fondaco Motta, frazione di Motta Camastra (Me).

Le Gurne dell’Alcantara sono sedici. La loro larghezza varia tra i 5 ed i 30 metri di diametro mentre la profondità varia tra i 5 e i 10 metri massimi, che si raggiungono solo in prossimità delle cascate.
Le dimensioni e le profondità delle “Gurne” variano al variare delle piene del fiume e sono condizionate anche dall’accumularsi di detriti e sedimenti che trasformano la morfologia del corso.
Anche se la siccità di questa estate è stata molto severa la portata del fiume era abbondante.
Vista l’acqua gelida non tutti si sono bagnati e solo Marcello ha nuotato in una pozza profonda mentre Carmelo e Carlo si sono immersi, sdraiandosi in un punto in cui l’acqua arrivava alle ginocchia. Manuela non è riuscita ad immergersi a causa della bassa temperatura dell’acqua.
Sul posto c’ erano una ventina di ragazzi e mentre eravamo lì sono passati una decina di ragazzi con le mute che, seguiti da istruttori esperti, stavano facendo pratica di torrentismo.
Alle 12,00 abbiamo preso la via del ritorno e dopo circa mezz’ora abbiamo raggiunto le macchine e giungendo alle 13,30 a Messina Boccetta.
Questo diario è stato redatto grazie alle informazioni ricevute da Carmelo Geraci.

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