Escursione a Pizzo Babaschi (meta prevista Rocca Timogna) del 3 marzo 2024.
Appuntamento all’Immacolata alle 8,00. Presenti: Carlo Panzera, Paolo Bossa, Stefania Daví, Rosario Spadaro, Santinella Rotondo, Santino Cannavó, Angelo Salvo, Simone Cappello, Marcella De Francesco, Tonino Seminerio, Alberto Borgia e tre new entry: Marcella Fucile, Marco Gneni e Nino Micali. Partenza dal Boccetta alle 8,10.
Al cimitero di S. Filippo del Mela ci siamo incontrati con Francesco Pagano e il suo equipaggio costituito da Alberto Arena, Manuela Scarcella e Rosalba Fera.
Dopo circa nove chilometri di strada sterrata a fianco del torrente, alle 9,30 abbiamo parcheggiato in un largo spiazzo e, dopo avere atteso Tuccio e Pinella che erano partiti in ritardo, e si erano fermati per strada perché un cane si era messo davanti alla loro macchina, alle 9, 55 ci siamo messi in marcia.
Primo tratto su strada in terra battuta a fianco del torrente nella bella vallata ricca di alberi. Cielo terso e temperatura gradevole, tanto che dopo una decina di minuti di cammino abbiamo iniziato a togliere giacche a vento e qualcuno anche il maglione. Guadato il torrente ci siamo immessi in una strada in salita che percorsa per qualche centinaio di metri,alle 11,00 ci ha portati alla bella cascata Laddara, formata da un affluente del torrente.
Dopo aver fatto le foto di rito ci siamo messi in marcia alle 11,20 per raggiungere Pizzo Babaschi , non molto distante, ma a quota 840 metri, con l’idea di proseguire per Rocca Timogna.
La salita era abbastanza impegnativa, Carlo ha avuto problemi di ossigenazione e alle 12,00 circa ha deciso di fermarsi e tornare indietro, dando appuntamento al resto del gruppo alle macchine. Angelo si è fermato con lui per non lasciarlo solo.
Procedendo sulla strada abbiamo fatto un breve tratto in discesa e superato un facile guado in prossimità del quale c’era un tubo da cui usciva ottima acqua.
Ricominciata la salita, con la strada fiancheggiata da grossi alberi di quercia e di castagno e con bellissima vista sul golfo di Milazzo, Stromboli e Panarea.
Pinella ha avuto problemi di tachicardia e quindi, insieme a Tuccio, è tornata indietro per raggiungere Carlo e Angelo.
Alle 13,20 siamo finalmente arrivati a Pizzo Babaschi, da cui si gode una vista fantastica sulla costa tirrenica e, dal punto più alto, anche sulla vallata del torrente.
Sul versante di fronte a noi, coperto da alberi, a circa un chilometro in linea d’aria, svettava la massa caratteristica di Rocca Timogna con il suo profilo di grosso scimmione.
Abbiamo fatto un breve consulto e concordato che, vista l’ora inoltrata , le condizioni fisiche dei partecipanti e la strada da fare per raggiungerla, ci saremmo fermati sul posto per tornare indietro dalla stessa strada.
Telefonata del Presidente da Palermo, sempre presente tra noi anche se lontano..
Consumato il pranzo al sacco appollaiati sotto la cima del Pizzo per avere un po’ di riparo dal vento impetuoso. Rinforzati dal vino portato da Saro, alle 13,50 abbiamo iniziato la discesa che si è rivelata più gravosa della salita, specialmente per quelli poco allenati o con calzature inadeguate.
Saro ha avuto qualche difficoltà e quindi per adeguarci al suo passo abbiamo impiegato più tempo del previsto.
Santinella, Stefania, Manuela e Rosalba hanno guadato il torrente a bordo di una pala meccanica incontrata sul luogo.
Arrivati alle macchine alle 16,55, percorso totale di quasi 12 chilometri. Rientro a casa alle 18,00 circa. Anche se non abbiamo raggiunto la meta prevista, l’escursione è stata ugualmente molto piacevole ed è servita a rafforzare lo spirito del gruppo.
26 Novembre 2024/