Monte Cavallo- Pizzo Cavallo – Monti Peloritani Lunghezza percorso: 16,2 km Altidudine max 800 s.l.m. difficoltà : EE Durata : 7 ore Come arrivare : Macchina o Pullman Località di Partenza e Arrivo: Mandanici (ME) Accesso : con la macchina torrente Dinarini con il Pullman Piazzale Interbus fermata (alla fine di Mandanici) Dislivello 417/1216 Con la macchina prima di arrivare sul ponte della SP25 a destra percorrendo un breve tratto di torrente 100 circa si posteggiano le auto presso il torrente Dinarini . Il percorso trekking inizia sin da subito dopo 100 metri circa a destra inizia una carrareccia che ci porta in quota per 3 km circa si sale senza mai prendere nessuna deviazione si continua a salire per 2,8 km (si aggira Pizzo Rotolia 1005 s.l.m) si va a destra percorso ancora 1,6 km inizia la salita per Pizzo Cavallo e subito dopo per Monte Cavallo. Pausa pranzo. Inizia il ritorno percorsi 500 metri circa sulla destra inizia prima una carrareccia e subito dopo diventa traccia ( Punta Murtareddu 1160 metri s.l.m.) il crinale è tutto percorribile con traccia e a volte sentiero che passa sopra o poco sotto, alcuni pezzi sono rocciosi ma facili, nel caso di forte vento porre particolare attenzione nella zona di Portella Palumba, percorsi ancora 900 metri circa si arriva alla carrareccia, a circa 2 km dall’inizio della carrareccia si trova l’unico punto d’acqua con sedie e tavoli ( momento pausa) percorsi ancora 2,2 km si prende il bivio a sn , ancora 3 km per arrivare alle macchine seguendo la strada percorsa all’inizio. Con il Pullman dal Piazzale Interbus bisogna percorrere a piedi 1,0 km per arrivare al torrente Dinarini . Lunghezza: 11 km A/R Altitudine max: 603m s.l.m.Dislivello: 580m s.l.m. Difficoltà: media Durata: 7-8 ore
17 Gennaio – I Miti Greci in riva allo Stretto
Continua la collaborazione con la comunità ellenica di Messina nella loro sede in viale San Martino 273. Il dottore Micalizzi, noto cultore di storia patria e studioso di tradizioni locali ci parlerà dei miti greci in riva allo Stretto. Scilla e Cariddi saranno sicuramente protagonisti ma altre sorprese ci aspettano per continuare a meravigliarci delle storie e dei miti che sono alla radice della nostra cultura.
14 gennaio 2024 Tour Borgo Pantano e Grotte Saracene di Rometta
Visita guidata all’antico borgo Pantano e le grotte Saracene Le grotte saracene che si snodano a girare lungo tutti attorno al perimetro del borgo, risalgono intorno al 1400 D.C. Sono grande cavità naturale molto probabilmente un luogo di culto a metà fra l’eremitaggio e il cenobitismo.- C’è anche una basilica paleocristiana, e al cui interno c’erano 12 pilastri di forma quadrata o rettangolare di cui però adesso ne sono rimasti intatti solo 3 e utilizzati dai cittadini di Rometta come ricovero per animali». Le grotte sono formate da una roccia arenaria friabile Le origini si attestano intorno al 1296, anno in cui il monastero delle Suore della Diocesi di Messina. Nel 1347 la peste nera colpì la città di Messina. Iniziò così l’esodo definitivo a Pantani di una comunità di origine ebraico-spagnola, presente nella città dello stretto già dall’anno 1000. La medicina suggeriva erano la fuga dai luoghi colpiti dalla peste e il ricorso ai salassi. A Pantani tali condizioni terapeutiche erano presenti: vi erano l’aria salubre e la vasca necessaria alla terapia dei salassi con l’applicazione delle sanguisughe. In questo luogo appartato si insediò la comunità ebraica, praticando la medicina spagirica in un intreccio tra alchimia ed erboristeria in collegamento con la famosa farmacia storica di Roccavaldina. Appuntamento Boccetta ore 8.15 – Visita Grotte Saracene 9.30 Visita guidata di Rometta con la proloco 10.30 Pranzo Ristorante 12.30 – Visita al Borgo di Rapano inferiore 15.30 Rientro 18.00 Se le condizioni metereologiche e la tempistica lo permetteranno dedicheremo un’ora per una escursione a monte Palostrago. Riferimento attività’ Filippo Cavallaro Inserisci il volantino e descrivi qui in dettaglio cosa proponiamo nella giornata
Associazione: Gioia di vivere
Associazionismo: Gioia di vivere L’articolo 32 della Costituzione Italiana recita “La tutela della salute è un diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività “Il Legislatore sensibile ai reali bisogni dell’individuo con la legge 3 agosto 2001, n. 317 modifica la denominazione da Ministero della Sanità a Ministero della “Salute”. La nuova denominazione rispecchia la nuova missione svolta dal ministero in linea con il concetto espresso dall’Organizzazione mondiale della sanità che definisce la salute: “ Una condizione non più di assenza di malattia ma di completo benessere fisico, mentale e sociale”. Il benessere è considerato un diritto e, come tale, si pone alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano agli esseri umani. Non solo, il benessere psicofisico è anche un obiettivo che ognuno di noi cerca di raggiungere in molti ambiti della propria vita: quello lavorativo, familiare, domestico, alimentare, sanitario, e non ultimo quello individuale. Le relazioni tra gli individui, insieme ad una buona alimentazione (Omega 3, Fibre e carni bianche), attività fisica e pensiero positivo contribuiscono ad un regolare equilibrio psico-fisico. Ruolo importante in questa prospettiva possono assumere quelle aggregazioni sane (circoli, associazioni, società sportive, gruppi di spiritualità e gruppi d’interesse) che permettono all’individuo di dialogare con se stesso e con il mondo e con il trascendente. Nelle mie esperienze associative(educativa, sportiva e culturale) ho sempre dialogato con le persone e con loro ho sempre cercato di vivere esperienze positive che hanno forgiato il mio carattere e che mi hanno fatto diventare l’uomo che ora sono (padre di famiglia, professionista, buon amico e organizzatore di eventi). La mia associazione si è sempre caratterizzata dalla vita all’aria aperta con l’obiettivo di avvicinare il maggior numero di persone alla pratica del camminare come strumento di benessere psicofisico e di conoscenza del territorio, sia dal punto di vista naturalistico che culturale. Anche i corsi di introduzione alla montagna hanno rivestito un ruolo importante specialmente per gli ambienti naturali diversi dal solito, definiti ambienti “inospitali” come canyon, grotte, vulcani, pareti, scogliere, foreste “; escursioni in ambiente innevato con valenza anche didattica; quindi rispetto di ambientali naturali estremamente fragili che vanno conosciuti e protetti, il tutto con l’obiettivo della sicurezza che diventa prioritario per non mettere a rischio la propria incolumità. In questa attività all’aria aperta ho cercato un quid di novità che potesse coinvolgere persone diverse con interessi diversi. E così oltre la scoperta del territorio montano con i classici trekking di montagna abbiamo messo su iniziative che, pur nel solco della tradizione, si sono rivelate nel tempo elemento di curiosità. Trekking Notturni che non sono altro che passeggiate sotto la luna o alla luce delle torce alla ricerca dei colori del buio o dei suoni della notte. Oppure la scoperta dei Casali di Messina, (Castanea, Gesso, Cumia, San Filippo, Salice ecc) che ci hanno permesso di approfondire le nostre radici storiche. Anche la storia della città è stata vissuta con un piglio dinamico con la realizzazione di trekking urbani. Uno dei temi è stato la ricerca di donne famose che nel corso dei secoli hanno lasciato un’impronta e con il progetto ”Orma” abbiamo rivissuto le storie e camminato sulle strade non più esistenti che probabilmente hanno calcato personaggi come Costanza D’Altavilla, Eleonora D’Angiò, Dina e Clarenza, Jacopa Pollicino, Francesca Cybo, Annamaria Arduino fino alla poetessa Maria Costa. Altri temi sono stati gli Omicidi Eccellenti o gli Attentati che nel corso della storia di Messina hanno lasciato nel tessuto urbano una flebile traccia. E ancora l’invenzione del “ Cu c’è c’è “occasioni di incontri fugaci dove si sperimentano dal punto organolettico momenti di aggregazione. In pratica ogni componente del gruppo tramite App può lanciare un messaggio con la formula: “ La Compagnia del Cu C’è C’è alla ricerca degli usi e delle tradizioniormai dimenticate ti invita alle ore tot presso tot a..” E’ stata l’occasione per sperimentare e fare classifiche di gradevolezza delle diverse Granite caffe con panna, riassaggiare la mitica Limonata al sale, piluccare le Mostarde nel periodo autunnale, riscaldarsi le mani con le Caldarroste, assaggiare il “fumoso” Tajone, raccogliere i Corbezzoli (Briacheddri), vedersi al Muricello per le Panelle o al panificio Masino per laColomba con i capperi. assaggiare l’Arancino all’Anduja, la Carne di Cavallo a Catania, i Biscotti di S. Martino, la ricotta Salentina e il riso con il Melograno. Tutte occasioni che ci hanno fatto incontrare per lo spazio necessario per celebrare il “rito” pagano che da soli forse non avremmo fatto. E’diventato un gioco che a cadenza quindicinale o mensile ci vede protagonisti nella ricerca di qualcosa di nuovo, originale o dimenticato che ci permette di trascorrere in armonia e serenità momenti conviviali. Non sono mancati i Tour enogastronomici e culturali (Seminara, Mammola, Forza d’Agrò, San Marco d’Alunzio, Noto…). Non mancano gli incontri in sede dal nome estroso, HappyRecola: momenti di intrattenimento culturale con temi che spaziano dalla musica all’attualità, dalla recensione di libri alle passioni delle attività artigianali, da racconti di vita ai misteri della storia. Il tutto che culmina con happening culinari ogni volta diversi. E ancora tanto altro. Attività che suggellano rapporti di amicizia con la condivisione di esperienze e che cercano in taluni casi di dare risposte ai tanti che vivono il male del secolo, lo Spleen (il male di vivere) sono quelle persone che lamentano umore depresso, perdita di interesse ed incapacità di provare piacere .