Associazionismo: Gioia di vivere
L’articolo 32 della Costituzione Italiana recita “La tutela della salute è un diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività “Il Legislatore sensibile ai reali bisogni dell’individuo con la legge 3 agosto 2001, n. 317 modifica la denominazione da Ministero della Sanità a Ministero della “Salute”.
La nuova denominazione rispecchia la nuova missione svolta dal ministero in linea con il concetto espresso dall’Organizzazione mondiale della sanità che definisce la salute: “ Una condizione non più di assenza di malattia ma di completo benessere fisico, mentale e sociale”.
Il benessere è considerato un diritto e, come tale, si pone alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano agli esseri umani. Non solo, il benessere psicofisico è anche un obiettivo che ognuno di noi cerca di raggiungere in molti ambiti della propria vita: quello lavorativo, familiare, domestico, alimentare, sanitario, e non ultimo quello individuale.
Le relazioni tra gli individui, insieme ad una buona alimentazione (Omega 3, Fibre e carni bianche), attività fisica e pensiero positivo contribuiscono ad un regolare equilibrio psico-fisico. Ruolo importante in questa prospettiva possono assumere quelle aggregazioni sane (circoli, associazioni, società sportive, gruppi di spiritualità e gruppi d’interesse) che permettono all’individuo di dialogare con se stesso e con il mondo e con il trascendente. Nelle mie esperienze associative(educativa, sportiva e culturale) ho sempre dialogato con le persone e con loro ho sempre cercato di vivere esperienze positive che hanno forgiato il mio carattere e che mi hanno fatto diventare l’uomo che ora sono (padre di famiglia, professionista, buon amico e organizzatore di eventi). La mia associazione si è sempre caratterizzata dalla vita all’aria aperta con l’obiettivo di avvicinare il maggior numero di persone alla pratica del camminare come strumento di benessere psicofisico e di conoscenza del territorio, sia dal punto di vista naturalistico che culturale. Anche i corsi di introduzione alla montagna hanno rivestito un ruolo importante specialmente per gli ambienti naturali diversi dal solito, definiti ambienti “inospitali” come canyon, grotte, vulcani, pareti, scogliere, foreste “; escursioni in ambiente innevato con valenza anche didattica; quindi rispetto di ambientali naturali estremamente fragili che vanno conosciuti e protetti, il tutto con l’obiettivo della sicurezza che diventa prioritario per non mettere a rischio la propria incolumità. In questa attività all’aria aperta ho cercato un quid di novità che potesse coinvolgere persone diverse con interessi diversi. E così oltre la scoperta del territorio montano con i classici trekking di montagna abbiamo messo su iniziative che, pur nel solco della tradizione, si sono rivelate nel tempo elemento di curiosità. Trekking Notturni che non sono altro che passeggiate sotto la luna o alla luce delle torce alla ricerca dei colori del buio o dei suoni della notte. Oppure la scoperta dei Casali di Messina, (Castanea, Gesso, Cumia, San Filippo, Salice ecc) che ci hanno permesso di approfondire le nostre radici storiche. Anche la storia della città è stata vissuta con un piglio dinamico con la realizzazione di trekking urbani. Uno dei temi è stato la ricerca di donne famose che nel corso dei secoli hanno lasciato un’impronta e con il progetto ”Orma” abbiamo rivissuto le storie e camminato sulle strade non più esistenti che probabilmente hanno calcato personaggi come Costanza D’Altavilla, Eleonora D’Angiò, Dina e Clarenza, Jacopa Pollicino, Francesca Cybo, Annamaria Arduino fino alla poetessa Maria Costa. Altri temi sono stati gli Omicidi Eccellenti o gli Attentati che nel corso della storia di Messina hanno lasciato nel tessuto urbano una flebile traccia. E ancora l’invenzione del “ Cu c’è c’è “occasioni di incontri fugaci dove si sperimentano dal punto organolettico momenti di aggregazione. In pratica ogni componente del gruppo tramite App può lanciare un messaggio con la formula: “ La Compagnia del Cu C’è C’è alla ricerca degli usi e delle tradizioniormai dimenticate ti invita alle ore tot presso tot a..” E’ stata l’occasione per sperimentare e fare classifiche di gradevolezza delle diverse Granite caffe con panna, riassaggiare la mitica Limonata al sale, piluccare le Mostarde nel periodo autunnale, riscaldarsi le mani con le Caldarroste, assaggiare il “fumoso” Tajone, raccogliere i Corbezzoli (Briacheddri), vedersi al Muricello per le Panelle o al panificio Masino per laColomba con i capperi. assaggiare l’Arancino all’Anduja, la Carne di Cavallo a Catania, i Biscotti di S. Martino, la ricotta Salentina e il riso con il Melograno. Tutte occasioni che ci hanno fatto incontrare per lo spazio necessario per celebrare il “rito” pagano che da soli forse non avremmo fatto. E’diventato un gioco che a cadenza quindicinale o mensile ci vede protagonisti nella ricerca di qualcosa di nuovo, originale o dimenticato che ci permette di trascorrere in armonia e serenità momenti conviviali. Non sono mancati i Tour enogastronomici e culturali (Seminara, Mammola, Forza d’Agrò, San Marco d’Alunzio, Noto…). Non mancano gli incontri in sede dal nome estroso, HappyRecola: momenti di intrattenimento culturale con temi che spaziano dalla musica all’attualità, dalla recensione di libri alle passioni delle attività artigianali, da racconti di vita ai misteri della storia. Il tutto che culmina con happening culinari ogni volta diversi. E ancora tanto altro. Attività che suggellano rapporti di amicizia con la condivisione di esperienze e che cercano in taluni casi di dare risposte ai tanti che vivono il male del secolo, lo Spleen (il male di vivere) sono quelle persone che lamentano umore depresso, perdita di interesse ed incapacità di provare piacere .